martedì 20 marzo 2012

"OTTO MINUTI A MEZZANOTTE" di Fabio Monteduro




  Un gruppo di ragazzi annoiati decide di affrontare una prova di coraggio: chi entrerà nella casa abbandonata sulla collina, la famigerata Villa Braschi, diventerà capo della banda per tutta l'estate. Uno di loro accetta la sfida e nella villa troverà un quadro orribile, il ritratto di Sabine la maledetta, che cambierà per sempre l'esistenza di tutti loro. Questo è: Antinomia.
 Un pazzo pericoloso che uccide senza senso... ha già assassinato cinque innocenti... chi sarà il prossimo? Questo è: La sesta vittima.
 Perché nessuno è mai entrato in quella casa? Qualcuno dovrà farlo... prima o poi. Questo è: Delirio.
 Una chiesa dalle finestre murate, un convento di suore dalla dubbia reputazione, un uomo che ha dimenticato il proprio terribile passato. A volte le porte si chiudono perche nessuno entri... altre perché nessuno esca. Questo è: So chi sei.
 Cosa sei disposto a fare per esaudire il tuo più grande desiderio? Chi può portarti dove nessun altro può? Il diavolo, forse? Ma attento a ciò che chiedi ed attento a ciò che lui chiederà a te. Questo è: Il signore degli inganni.
  La reputazione del tuo datore di lavoro ha superato la fantasia stessa. Egli è un uomo dai desideri irrefrenabili che, di tanto in tanto, dà una festa inaccessibile a tutti... quasi a tutti. Questo è: La grande festa del boss.
 Un pericoloso serial killer che trucida solo bellissime ragazze? O è veramente la mano destra di Dio, incaricato di eliminare "le serve del demonio"? La verità è sempre un passo oltre. Questo è: Sangue Straniero.
 Una leggenda metropolitana raccontata con garbo, ma con il ghiaccio che scorre sottopelle... questo è: La cravatta del festeggiato.
 Quadri maledetti, case abbandonate, fantasmi e demoni che non danno scampo... e ancora, pericolosi serial killer e luoghi da cui è meglio stare alla larga.
Tutto questo ed altro ancora è "Otto Minuti a Mezzanotte".
Otto storie da incubo, una per ogni minuto che ci separa dalla mezzanotte, quando non è più oggi e non ancora domani.




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